Helleborus viridis L.

 

  • NOME COMUNE: Elleboro verde;
  • CLASSIFICAZIONE SCIENTIFICA: DIVISIONE: Angiospermae; CLASSE: Eucotiledoni; ORDINE: Ranunculales; FAMIGLIA: Ranuncolaceae; GENERE: Helleborus; SPECIE: H. viridis;
  • DESCRIZIONE: CICLO VEGETATIVO: perenne; Pianta erbacea:  Spontanea;  Pianta tossica;  ALTEZZA: < 50cm; FOGLIE: basali palmate divise in  6-15 segmenti, le cauline sono ridotte a brattee fogliacee; FRUTTI: capsule coriacee contenenti semi nero-brillanti;  COLORE DEI FIORI: giallo verdastro; PERIODO FIORITURA: tra Febbraio e Aprile;
  • DOVE TROVARLA: ALTITUDINE (m. slm): < 1400; HABITAT: incolti; margine sentieri o fossi. strade collinari, boschi, luoghi ombrosi;
  • LUOGHI IN CUI TROVARLA:  Sentiero sul Lavino; Via G. Leopardi; Via Valle; Fontana dei Gessaroli;

ETIMOLOGIA:

  • NOME GENERICO: Helleborus deriva dall'unione di due parole greche che significano cibo mortale, per la sua tossicità.
  • NOME SPECIFICO: per il suo colore; L: Viridis = verde ;

BOTANICI E SIGLE: L. - Linneo (Carl Nilsson Linnaeus, Carolus Linnaeus, Carl von Linné) (1707-1778);

GLOSSARIO BOTANICO: Foglie Basali:  quella disposta alla base della pianta; contrariamente le foglie lungo il fusto si dicono cauline. Bratta: Foglia che ha subito una trasformazione per svolgere una funzione particolare. Posta di solito sotto l'infiorescenza per proteggerla. Capsula. tipo di frutto secco deiscente, composto da almeno due carpelli e contenente più semi. Picciolo: costituisce la struttura che sostiene la foglia.