Il mercatino natalizio dell’ingegno si svolgerà in Piazza Riccardo Lombardi, a Riale di Zola Predosa il giorno 23 Dicembre 2017. Sarà dedicata all’intrattenimento e al divertimento dei bambini, con la presenza di Babbo Natale e l’allestimento di uno spazio con favole e giochi tecnologici.
Verrà allestito uno spazio gastronomico con: vin brulè, cioccolata calda, zucchero filato, castagnacci, ciacci di castagne, crepes, croccanti, caramelle e borlenghi.
Anche il mercatino natalizio non mancherà, infatti sarà presente uno spazio dedicato agli hobbisti e alle loro creazioni.
PROGRAMMA:
Sabato 23 dicembre 2017:
ore 9 inizio della festa, con spazi per i banchetti natalizi organizzato dagli hobbisti e spazio gastronomico;ore 14:30 arrivo di Babbo Natale con dei piccoli regali per i bambini, inoltre sarà presente uno spazio dedicato all’intrattenimento dei bambini con la lettura di favole svolta da Fata Mirtilla e qualche gioco di tecnologia;ore 19 chiusura della festa.
In collaborazione con Zolarancio
Mercatino di Natale
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La storia di Babbo Natale
Il Natale
Stella di Natale
Mercatino di Natale
Il Mercatino di Natale si svolge nel centro cittadino, generalmente all’aperto, vi si trovano dei piccoli stand nei quali vengono messe in vendita decorazioni natalizie, prodotti regionali gastronomici o dell’artigianato.
Nel Mercatino viene esposto tutto ciò che concerne il Natale e per sottolineare l’allegria di questo periodo, il luogo ove il mercatino si svolge viene decorato in maniera suggestiva, con luminarie e spesso fuochi di ceppi al fine di renderlo luminoso e sfavillante.
Di sovente cori e musiche natalizie allietano il Mercatino e spesso l’intrattenimento comprende degli spettacoli tradizionali quali, ad esempio, l’interpretazione di personaggi del presepe.
A volte, i mercatini hanno anche apertura notturna, talvolta solo in alcune serate in altri casi per l’intero arco della manifestazione.
In alcuni stand vengono proposti vin brulè, panini, salsicce e würstel caldi.
I Mercatini di Natale vengono solitamente aperti nel periodo dell’avvento in molte città dell’Italia settentrionale, in Germania meridionale e Austria dove vengono chiamati Christkindlmarkt che in tedesco significa il mercato del Bambino Gesù.
I mercati di Natale più famosi sono tenuti in Germania nelle città di Augusta, Norimberga, Dresda, Colonia, in Austria a Vienna, in Svizzera a Zurigo, in Francia a Strasburgo e Parigi, in Italia a Trento e Bolzano.
Opuscolo mercatino natalizio dell'ingegno
Babbo Natale è colui che la sera della vigilia di Natale distribuisce i doni ai bambini; è una figura natalizia tradizionale della civiltà occidentale, rappresentativa del Natale anche in America, Giappone ed in altri paesi dell’Asia orientale.
Babbo Natale è un omone barbuto e corpulento, che tutto l’anno lavora a costruire doni, con l’aiuto della moglie Jessica Maria e degli elfi, nella sua dimora segreta situata nel paesino di Korvatunturi, a nord di Rovaniemi, in prossimità del confine orientale della Lapponia finlandese, sul Circolo Polare Artico. Questo paese è situato su una montagna a forma d’orecchio, e propria attraverso questo enorme orecchio Babbo Natale riesce a sentire le voci dei bambini dell’intero pianeta.
Da questo luogo partirà in dicembre sulla sua slitta piena di doni, trainata dalle sue famose nove renne volanti.
Nei paesi di lingua anglosassone Babbo Natale è chiamato Santa Klaus, nome derivante dall’olandese Sinterklaas, che significa San Nicola. San Nicola vescovo di Myra, è un personaggio storico che era considerato Protettore dei bambini, poiché si racconta che riportò in vita cinque fanciulli, rapiti ed uccisi da un oste.
San Nicola viene festeggiato nei Paesi Bassi il 5 dicembre, giorno in cui vengono distribuiti i doni; il 6 dicembre i festeggiamenti si svolgono in Belgio, Lussembugo, Francia del nord. In questi paesi Babbo Natale viene chiamato Kerstman cioè “Uomo di Natale”.
Nella tradizione Ortodossa è San Basilio che porta i doni ai bambini, però a Capodanno, giornata in cui si celebra la sua festa.
Il Natale è una festa cristiana che celebra la nascita di Gesù. È la festa più sentita tra i cristiani. Recentemente ha assunto tra le popolazioni di cultura occidentale un significato laico, legato allo scambio di doni e a figure del folclore come Babbo Natale. Le tradizione presenti nel periodo natalizio sono molte, come il presepe, l’albero di Natale, il vischio, la stella di Natale, l’agrifoglio.
Il presepe, derivato da tradizioni medievali, è una rappresentazione della nascita di Gesù; usanza inizialmente italiana, ora è diffusa nei paesi cattolici del mondo. Il presepe tradizionale è una composizione che ricostruisce in modo realistico l’ambientazione raccontata nei vangeli. In questa composizione sono presenti tutti i personaggi e i luoghi della tradizione: Gesù bambino, Giuseppe, Maria, i magi, i pastori, il bue, l’asinello e gli angeli, la grotta e la mangiatoia dove viene collocata nella notte tra il 24 e il 25 dicembre la statuina del Bambin Gesù. I magi vengono avvicinati ad adorare Gesù nel giorno dell’Epifania.
L’albero di Natale, altro simbolo del Natale, è un abete o altra conifera sempreverde, Viene addobbato con piccoli oggetti colorati, luci, festoni, dolciumi, piccoli regali impacchettati e altro. Può essere allestito in casa o all’aperto. Viene preparato alcune settimane prima del Natale, a seconda delle tradizioni tra il 6 e l’8 dicembre (San Nicola, Sant’Ambrogio, l’Immacolata Concezione). In diverse religioni l’immagine dell’albero è il simbolo della vita. L’elemento decorativo che viene posto sulla punta dell’albero natalizio è il puntale. Quello tradizionale è composto da un angelo, che vuole rappresentare l’angelo Gabriele che annuncia a Maria il prossimo concepimento. Le luci elettriche poste attorno all’albero creano un gradevole effetto di luci colorate. Nella tradizione tedesca l’albero era illuminato da candele che era la metafora di “Cristo come luce del mondo”
Il Natale si presenta anche sulle tavole italiane. Molte tradizioni natalizie sono legate a pietanze come lo zampone di Modena e il cotechino originario del Friuli-Venezia Giulia. Molti sono i dolci natalizi preparati in maniera diversificata tra regioni e province. Ne elenchiamo alcuni, come il Buccellato di Sicilia, il Certosino di Bologna, il Panpepato o pampepato di Terni e Ferrara, il Pandoro tipico dolce di Verona, il Panettone dolce del milanese, il Panforte di Siena, il Panone della zona metropolitana di Bologna e in particolare di Molinella, il Pandolce prodotto tipico del Genovesato, l’Anello di Monaco preparato a Mantova.
Euphorbia pulcherrima Willd. ex Klotzsch
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NOME COMUNE: Stella di NataleALTRI NOMI: PoinsettiaCLASSIFICAZIONE SCIENTIFICA: DIVISIONE: Magnoliophyta CLASSE: Dicotyledonae- ORDINE:Malpighiales; FAMIGLIA: Euphorbiaceae; GENERE: Euphorbia: SPECIE: PulcherrimaCARATTERISTICHE: Pianta erbacea, Coltivata; Ornamentale; Tossica;Ibrido CICLO BIOLOGICO: perenne; Il FIORE (detto Ciazio):è di colore giallo¸le brattee (foglie) di colore prima verde poi rosso,PERIODO FIORITURA: Novembre-FebbraioEuphorbia pulcherrima significa la più bella tra le Euforbie. Gli Aztechi la utilizzavano in celebrazioni rituali come simbolo di purezza. Originaria del Messico dove allo stato spontaneo può diventare un arbusto e crescere fino a 4 m.L’interno dei tronchi e dei rami contiene il lattice irritante per la pelle ma velenosa per cani e gatti.Il nome Poinsettia deriva da Joel Roberts Poinsett, primo Ambasciatore degli Stati Uniti in Messico che la introdusse negli Stati Uniti nel 1825.Ha tantissimi fiori maschili e solamente uno femminile e quando viene fecondato produce un frutto (capsula)contenente tre semi.Il nome stella di Natale perché raggiunge la massima bellezza nel periodo natalizio e il nome gli è stato attribuito da Missionari spagnoli.
Ciazio: infiorescenza del genere Euphorbia, costituita da un fiore terminale e centrale, femminile, rappresentato soltanto dal pistillo che è lungamente peduncolato e circondato da parecchi gruppi di fiori maschili ridotti ciascuno a un solo stame. Questo complesso è avvolto da brattee connate in un corpo a forma di coppa che al margine reca 1-5 espansioni mellifere, corrispondenti a coppie di stipole connate. Il c. assomiglia a un fiore e tale era ritenuto dagli antichi botanici.